L’ottava edizione del programma di formazione internazionale Kino Guarimba si è svolta ad Amantea (CS) dal 10 al 22 settembre 2023. Il progetto si è svolto grazie al supporto economico della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.

50 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno formato una comunità di artisti, che in 12 giorni hanno dato vita a 30 cortometraggi ideati, girati e montati in un piccolo centro calabrese, coinvolgendo gli abitanti del posto e generando un impatto significativo sul territorio.

Dopo l’edizione di giugno, abbiamo dato vita ad un nuovo evento di incontro, formazione e crescita personale e collettiva, che rappresenta un esempio virtuoso per la promozione territoriale, l’educazione cinematografica non formale e lo sviluppo comunitario.

Per il secondo anno consecutivo, abbiamo dedicato la residenza al popolo ucraino, offrendo una borsa di studio a cinque partecipanti per supportarli durante l’invasione russa e sensibilizzare la nostra comunità alla situazione che il loro paese sta vivendo.

L’edizione di settembre ha chiuso un anno di crescita molto importante per questo progetto, in cui abbiamo preso ancora più consapevolezza del nostro processo e sperimentato nuovi strumenti di monitoraggio per misurare l’impatto del progetto su tre livelli diversi: educativo (sui partecipanti), sociale (sulla comunità) ed economico (sul territorio).

Con questo report, racconteremo come abbiamo costruito questo processo e vi mostreremo i risultati del progetto Kino Guarimba nel 2023, provando a trasmettervi gli sforzi e la felicità che tutta la nostra squadra ha vissuto nel mettere su un percorso comunitario e partecipato insieme a tutta Amantea.

I PARTECIPANTI DELL’OTTAVA EDIZIONE

Per questa edizione del Kino Guarimba abbiamo formato un gruppo di 50 creativi tra attori, registi, tecnici, studenti e professionisti del settore audiovisivo, 31 donne e 19 uomini provenienti da 23 paesi diversi: Belgio, Canada, Cina, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Israele, Italia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Paesi Bassi, Romania, Scozia, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Ucraina, Ungheria.

Come ogni anno, abbiamo costruito una comunità multiculturale ed eterogenea in termini di esperienze, profili e personalità.

L’età media è stata di 27 anni e la fascia di età più rappresentata è stata 25-30 anni (29 persone). Molto presenti anche giovanissimi studenti e professionisti: 13 partecipanti avevano tra i 18 e i 24 anni.

Tra i profili professionali più particolari, abbiamo ospitato una truccatrice e set designer messicana, un danzatore e performer veneto, un’assistente di regia teatrale e di opera tedesca.

LE BORSE DI STUDIO AI PARTECIPANTI UCRAINI

Quest’anno, grazie ad un contributo economico da parte della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, abbiamo potuto offrire cinque borse di studio a cinque artisti ucraini. Abbiamo iniziato questa pratica l’anno scorso, in occasione della sesta edizione della residenza, per dare supporto al popolo ucraino e affermare la nostra posizione contro ogni ideologia e azione intrapresa dalla Russia.

La borsa di studio comprende il rimborso della quota di partecipazione, l’alloggio e un contributo di €300 per coprire i costi di viaggio e altre spese durante la residenza. L’obiettivo di questa azione è di poter creare un terreno d’incontro e un posto sicuro per gli artisti ucraini, in cui potersi esprimere e confrontarsi con artisti da tutto il mondo.

Tutti i beneficiari della borsa lavoravano o studiavano in Ucraina quando la guerra è iniziata, e le loro carriere professionali sono state influenzate fortemente dagli eventi nel loro paese. Alcuni di loro sono dovuti emigrare in altri paesi, e chi è rimasto in Ucraina ha avuto poche possibilità di lavorare in contesti internazionali e confrontarsi con altre culture.

Questa multiculturalità è stata presente anche nella squadra organizzativa, formata da professionisti calabresi, venezuelani, spagnoli e belgi.

I BENEFICIARI

Lolita Zhus (1994) è una regista e sceneggiatrice ucraina con base a Kyiv. Diplomata in sceneggiatura all’Ukrainian Film School. Nel 2020, ha diretto il suo primo cortometraggio con produzione professionale “100% Happiness”.
Lolita ha diretto, in questa residenza, il film “Lido Azzurro”, una commedia romantica sull’incomunicabilità linguistica girata in un lido di Amantea, dirigendo un attore italiano, e una finlandese e lavorando con una troupe composta da finlandesi, israeliani e statunitensi.

Olga Safronova (1981) è un’attrice Ucraina attualmente residente a Londra, dove è impegnata da un anno come linguista nella formazione dei soldati ucraini nel Regno Unito. Si è esibita su palchi teatrali (Masterskaya, AKTERSTVO) e davanti alla camera tra ruoli in lungometraggi (Good Morning Films, Mainstream Pictures), serie TV (Kyivtelefilm, 1+1 Production) e cortometraggi (FILM.UA). Olga ha partecipato come attrice in diversi progetti girati da registi internazionali, incluso un video musicale ispirato a Imagine di John Lennon, come protagonista.

Kateryna Volynets (1995) è una regista, produttrice ed editor ucraina originaria di Kyiv, che si è trasferita in Norvegia dopo l’inizio della guerra. Si è diplomata come regista all’Ukrainian Film School nel 2021. Ha acquisito esperienza nella regia, produzione e montaggio di cortometraggi, lavorando anche come video editor per canali YouTube, trailer e corsi video online. Per il Kino di quest’anno, ha girato il mockumentario “Catturati dalla telecamera”, su un regista italiano che viene fotografato durante il suo lavoro, un lavoro collaborativo che ha coinvolto come attori tanti partecipanti da tutto il mondo (Romania, Canada, Regno Unito, Spagna, Lussemburgo, Belgio e Ucraina), una giovanissima attrice locale e una troupe composta da partecipanti spagnoli, ucraini e rumeni.

Anna Yutchenko (1996) è una regista ucraina con base a L’viv, con esperienza nella realizzazione di poemi visivi, videoarte, e videoclip. Più recentemente ha iniziato a produrre documentari etnografici ed antropologici, esplorando l’interazione tra le culture tradizionali e contemporanee. Anna ha lavorato ad un interessante documentario collaborativo insieme al regista olandese Bas De Zwart e il regista siciliano Sergio Calì, “Dialogue about the sea”, esplorando la tradizione perduta dei pescatori amanteani e intervistando gli ultimi testimoni di questa pratica.

Olha Symonenko (1987) è una regista, storica e produttrice con base a L’viv. Dal 2012, lavora nella ricerca genealogica sulle famiglie dell’Europa dell’Est. Nel 2021, grazie ad un fondo dell’Indie Lab Film Laboratory, ha completato il suo primo documentario “My Petro”, che è stato presentato all’ American Independence Film Festival (AIFF). Olha ha lavorato ad un suo progetto documentario che è ancora in fase di lavorazione e non è stato presentato durante la serata finale, ma che ha coinvolto partecipanti ucraini ed internazionali.

IL PROGRAMMA

Questa edizione del Kino Guarimba è stato il risultato di un percorso iniziato nel 2018. Il nostro processo si è evoluto negli anni ed è cresciuto con l’esperienza della squadra organizzativa, che ha strutturato un programma mirato a creare il terreno ideale per favorire il raggiungimento degli obiettivi della residenza.

Obiettivi che non riguardano la creazione di capolavori, ma generare la possibilità di vivere un’esperienza di comunità dove poter crescere, imparare, entrare in contatto con nuove culture ed ampliare la propria rete di conoscenze professionali.

Per arrivare a questi obiettivi, abbiamo ideato una serie di attività che hanno accompagnato i partecipanti attraverso il processo formativo del Kino Guarimba.

Nei primi quattro giorni, sono state organizzate attività di socializzazione e di formazione, organizzate e gestite dalla nostra squadra, per favorire la connessione personale, la generazione di idee e la creazione dei gruppi di lavoro. In questa fase, abbiamo incentivato i partecipanti a esplorare e conoscere la nostra cultura e il nostro territorio, attraverso visite guidate, pranzi e cene con prodotti tipici.

La seconda parte del programma è dedicata alla realizzazione dei cortometraggi: le squadre di lavoro si sono formate indipendentemente e organizzate per decidere la struttura e gli orari di produzione in libertà.

Infine, abbiamo proiettato tutti i lavori realizzati durante la residenza in un evento comunitario aperto a tutta Amantea.

Il 10 settembre è stato il giorno di arrivo dei partecipanti ad Amantea: 50 ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo si sono presentati negli uffici guarimberi per ritirare la loro borsa di benvenuto, e sono accompagnati negli appartamenti in tutta la città, dove hanno alloggiato per 12 giorni.

La sera, ci siamo incontrati per il primo evento sociale: una cena calabrese fatta in casa al Terrenito, il nostro spazio culturale, cucinata da Beatrice De Vita, la madre della nostra assistente di produzione Maria Francesca. Da meridionali, crediamo nel potere del cibo come strumento di aggregazione, che permette di abbattere le barriere sociali e creare nuovi legami. Abbiamo offerto pasta al forno, frittelle di zucchine, pipi e patati, vino contadino fatto in casa e regalato a tutti le alici di ceramica dell’artista di Pizzo Calabro Antonio Montesanti, per introdurre i partecipanti allo spirito di convivialità e di condivisione della residenza e alla nostra cultura.

Il mattino seguente sono iniziate le attività della residenza. Ci ha ospitati il Lido Azzurro di Amantea, con cui collaboriamo fin dalle prime edizioni, che ha offerto una colazione italiana a tutti i partecipanti.

Ci siamo poi spostati sulla veranda, dove abbiamo presentato il progetto e introdotto le regole e la filosofia del processo. Abbiamo quindi iniziato l’esercizio di speed dating, dove i partecipanti si sono posizionati uno di fronte all’altro e hanno avuto un minuto di tempo per parlarsi prima di spostarsi all’incontro successivo. Questo esercizio ha permesso a tutti di rompere il ghiaccio e di sfidare la limitazione del tempo, per iniziare una conversazione da portare avanti nei giorni successivi.

Finita quest’attività, abbiamo avuto una pausa per goderci il mare calabrese e passare del tempo insieme in spiaggia, per poi spostarci da Cantina Amarcord, un’eccellenza gastronomica del paese che ha accolto i ragazzi con un pranzo di cucina tradizionale del territorio, con prodotti e vino locali.

Il secondo giorno della residenza si è concluso con il tour guidato del centro storico di Amantea, dove abbiamo accompagnato i partecipanti tra i vicoli della città antica, passando per i punti più suggestivi e dal valore storico importante, come l’antico quartiere di pescatori, le case dei pittori Pedrito e Salvatore Tonnara, la Chiesa Madre di S. Biagio, le rovine della chiesa bizantina di S. Francesco e la torre mastia angioina.

Con questa esperienza, abbiamo raccontato la nostra storia e abbiamo mostrato possibili location e fonti di ispirazione per girare i film.

Il terzo giorno è stato dedicato principalmente alla formazione, ma con un grande momento di incontro con la nostra comunità.

Sempre al Lido Azzurro, si è svolta la masterclass del tutor della residenza Oscar Peña González, direttore della fotografia spagnolo che in questo progetto ha il ruolo di aiutare le troupe a dare forma alle loro idee nel modo migliore possibile. Oscar ha spiegato le basi di come organizzare una produzione Kino, dando consigli pratici legati al contesto di Amantea e alle nostre esperienze nelle residenze passate, e ha poi illustrato il materiale tecnico che mettiamo a disposizione e dato indicazioni sull’illuminazione e la fotografia.

Nel pomeriggio, gli uffici guarimberi hanno ospitato le altre due masterclass della giornata.

La prima sul montaggio e sull’utilizzo delle funzioni base del programma Davinci Resolve, tenuta dal creatore video vibonese Fortunato Valente. Questo incontro è servito per mostrare ai neofiti le basi delle tecniche di video editing per cortometraggi e dare la possibilità a tutti di montare i propri progetti.

La seconda si è concentrata sulle riprese e montaggio audio, ed è stata condotta da Francisco Rousset Osio, tecnico del suono venezuelano che è venuto direttamente dall’Argentina per ricoprire il ruolo di tutor del suono. La sua lezione ha dato ai partecipanti una panoramica sui tre aspetti principali della produzione audio per film: pre-produzione, registrazione sul set e post-produzione.

Tra questi eventi di formazione, si è svolto al Lido Azzurro il Casting Popolare della residenza, un momento importante di connessione tra il progetto e il territorio, dove la comunità internazionale e la comunità locale si incontrano e si conoscono, per lavorare e creare insieme.

In questa edizione, si sono presentati 25 aspiranti attori dai 3 ai 69 anni, che si sono presentati ai registi, offrendosi per partecipare alle riprese. Abbiamo rivisto volti conosciuti, che hanno già preso parte alle precedenti edizioni, mentre si sono presentati per la prima volta ragazzi provenienti da Vibo Valentia e Lamezia Terme. Il casting popolare è sempre stato in crescita negli ultimi Kino, e quest’anno ha registrato un record di partecipanti.

Nella mattina del quarto giorno, abbiamo ospitato al Terrenito una sessione di pitching dei progetti: i registi hanno potuto presentare a turno le proprie idee e “venderle” agli altri partecipanti, per trovare aiuto in altri ruoli come suono, direzione della fotografia e produzione.

Questo evento, oltre alla sua funzione esplicita, è stato anche un esercizio per simulare un aspetto importante del processo creativo cinematografico: presentare le proprie idee a produttori e finanziatori e convincere altri professionisti a unirsi alla propria squadra.

LE RIPRESE

Dopo che i partecipanti hanno formato indipendentemente le squadre di lavoro, la residenza è entrata nella sua seconda fase: le riprese dei progetti.

Amantea si è così trasformata in un grande set all’aperto, ed è stata esplorata per una settimana dalle troupe per ospitare scene di film diversi. Come ogni anno, la spiaggia e le colline sopra il centro storico sono state le location più gettonate. Alcuni registi si sono spinti oltre e hanno girato in posti che non erano mai stati toccati dal Kino, come il Cimitero di Amantea, e le scene in interno sono state realizzate all’interno di appartamenti, bar, lidi, le case dei pittori Pedrito e Salvatore Tonnara.

Per la fase di montaggio, abbiamo allestito tre postazioni nei nostri uffici, ospitando le persone che hanno voluto mettere in pratica quello che hanno imparato nella masterclass. Altri hanno preferito di farsi ispirare dal mare, e hanno creato indipendentemente una squadra di editing al Lido Azzurro.

La consegna dei progetti è avvenuta il 21 settembre, ed è stata seguita da una masterclass di distribuzione tenuta da Giulio Vita, che ha illustrato agli iscritti tutte le possibilità di come far proseguire la vita dei loro corti tra i festival e le piattaforme, come presentare i materiali e investire saggiamente sul proprio film senza rivolgersi necessariamente a distributori esterni. Lo stesso giorno, abbiamo invitato il tatuatore amanteano Emanuele Granza nei nostri uffici per lasciare un ricordo del Kino sulla pelle dei partecipanti e della squadra.

LA PROIEZIONE FINALE

Il 21 settembre 2023, alle ore 21, abbiamo aperto il Terrenito al pubblico per proiettare tutti i film girati dai partecipanti durante la loro esperienza.

È stata una serata di raccoglimento per chiudere l’anno guarimbero, per riunirci con il nostro pubblico e presentare i risultati del processo che abbiamo costruito quest’anno. Professionisti e studenti del settore audiovisivo provenienti da tutto il mondo hanno condiviso la platea con gli attori locali che si sono messi in gioco, con gli amanteani e con i calabresi che hanno voluto rivedere la propria terra attraverso nuovi occhi.

Abbiamo proiettato 30 cortometraggi, per una durata complessiva di 148 minuti. È stato molto toccante vedere come giovani artisti internazionali siano riusciti a raccontare tanti lati diversi della nostra piccola comunità, rivelando anche lati più nascosti e meno raccontati. Commedie, documentari, horror, video musicali, storie fantastiche, poemi visivi e drammi familiari sono stati i generi con cui Amantea è stata raccontata.

La serata ha registrato più di 200 ingressi e ha rappresentato un momento di incontro culturale e comunitario molto importante, la chiusura ideale della Residenza e la celebrazione del rito della visione in sala di cui eravamo stati privati, ma che abbiamo ricostruito insieme.

L’IMPATTO DEL PROGETTO

Il progetto Kino Guarimba si propone di generare un impatto positivo su diversi livelli: gli artisti internazionali coinvolti, la comunità di Amantea che partecipa attivamente alle riprese e l’economia locale.

Per valutare l’importanza di un’iniziativa come Kino Guarimba in un contesto come Amantea, un piccolo paese calabrese privo di cinema e spazi culturali, abbiamo adottato un sistema di monitoraggio composto da osservazioni strutturate, questionari, interviste qualitative e raccolta di dati.

L’IMPATTO EDUCATIVO SUI PARTECIPANTI

L’approccio educativo del Kino Guarimba si basa su principi pedagogici non formali come l’Apprendimento Cooperativo e l’Educazione Montessoriana. Questi principi favoriscono la condivisione, l’indipendenza e la ricerca di soluzioni creative ai problemi. Durante la residenza, abbiamo creato spazi di condivisione in cui i partecipanti si sono confrontati con le sfide che fanno parte del processo di apprendimento: differenze culturali, barriere cognitive e linguistiche, limitazioni di tempo e risorse. Sin dall’assegnazione degli appartamenti in cui hanno dormito durante la residenza, i partecipanti hanno gestito autonomamente questioni come la pulizia degli spazi comuni e lo smaltimento dei rifiuti. Durante le riprese, hanno condiviso set, attori, attrezzature e risorse offerte dall’organizzazione.

Le masterclass tenute quest’anno hanno fornito ai partecipanti conoscenze pratiche sulle basi della produzione cinematografica in un breve lasso di tempo. Abbiamo creato le condizioni affinché i partecipanti potessero apprendere rapidamente come svolgere compiti specifici e utili alla produzione, come ad esempio la registrazione del suono in presa diretta. I tutor della residenza hanno guidato i partecipanti in questo processo, permettendo loro di imparare attraverso l’esperienza e gli errori.

La nostra residenza si basa sul metodo Kino, che incoraggia lo sviluppo non competitivo di diversi progetti, con squadre di lavoro che collaborano per raggiungere obiettivi comuni. Questo metodo mette l’accento sul processo piuttosto che sui risultati finali, eliminando l’ansia di produrre un prodotto finito e sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e dell’apprendimento individuale. Il ruolo della nostra squadra si è limitato al coordinamento e alla logistica, senza sostituirci alla produzione e all’organizzazione delle riprese. In questo modo, abbiamo favorito l’autonomia e la responsabilizzazione dei partecipanti.

Dai questionari finali somministrati ai partecipanti, abbiamo ottenuto dati interessanti riguardo alla loro crescita educativa.

Per 11 di coloro che hanno girato un loro progetto è stato l’esordio alla regia, mentre in 27 (oltre la metà) hanno coperto un ruolo della produzione cinematografica che non avevano mai provato prima. La residenza ha dunque incentivato i partecipanti a scoprire la propria voce e mettersi in gioco senza la paura del fallimento, spingendoli a sperimentare e uscire dalla loro zona di sicurezza.

I gruppi di lavoro sono stati molto vari, e hanno unito studenti, amatori e professionisti con esperienza, che si sono scambiati ruoli e hanno partecipato in tanti modi. 32 partecipanti sui 48 rispondenti hanno dichiarato di aver preso parte a 4 o più progetti diversi.

Tra le risposte al sondaggio aperto che abbiamo inviato alla fine della residenza, abbiamo ricevuto spunti molto interessanti sull’impatto educativo che i partecipanti hanno riconosciuto, specialmente riguardo l’aspetto legato alla creatività e alla libertà di poter fare un film in modo più destrutturato e piacevole.

Molte risposte riguardavano l’importanza della cooperazione, della comunicazione e dell’ascolto all’interno dei gruppi di lavoro. Il metodo del Kino Guarimba si focalizza molto per far emergere questo aspetto, fin dai primi esercizi strutturati (come lo speed dating), ma anche nei momenti informali che organizziamo (come i pranzi).

Un altro aspetto menzionato da diversi partecipanti è stato la consapevolezza di potersi rilassare e fidarsi del processo, rendendo l’esperienza della realizzazione di un film un atto creativo che può portare felicità, non soltanto stress o pressione.

Infine, è emerso, con nostra grande soddisfazione, che alcuni partecipanti abbiano capito la filosofia del Kino: per realizzare un film non sono necessari grandi mezzi finanziari o tecnici. Ognuno di loro può trovare o ricordare, in questa esperienza, quello che per loro è davvero essenziale.

L’IMPATTO SOCALE E CULTURALE SULLA COMUNITÀ

Amantea diventa per 12 giorni un grande set cinematografico, coinvolgendo la comunità in modo partecipativo ed emancipante. La Residenza non si svolge come un evento elitario in cui i partecipanti vivono isolati dal contesto ospitante, ma li spinge ad esplorare persone, luoghi e storie della nostra comunità. Ciò porta alla creazione di relazioni profonde tra giovani artisti internazionali e gli abitanti di Amantea, che diventano attivamente coinvolti nella creazione dei cortometraggi. In 18 dei 30 progetti realizzati (il 60%), abbiamo coinvolto attori locali nel cast, che sono diventati protagonisti delle produzioni cinematografiche e hanno lavorato fianco a fianco con persone provenienti da paesi diversi con cui difficilmente entrerebbero in contatto. Non si sono limitati a recitare passivamente una sceneggiatura, ma hanno contribuito attivamente alla creazione delle storie e dei dialoghi, mettendo a disposizione le proprie case, ristoranti, bar e negozi.

Questi processi, difficili da quantificare, hanno un impatto significativo sul capitale sociale e culturale del territorio, ristabilendo una connessione tra cultura e popolazione e creando un senso di appartenenza e orgoglio nella comunità locale. Gli abitanti di Amantea hanno la possibilità di vedere la propria città e le proprie storie rappresentate sul grande schermo, dando visibilità e valore al loro patrimonio culturale.

La crescita in termini di pubblico durante la proiezione finale e di partecipazione ai casting mostra come questo percorso si stia sviluppando all’interno delle vite degli amanteani: ci sono attori che partecipano ogni anno, fin dalla prima edizione, svariando tra ruoli sempre più diversi e migliorando in tanti aspetti. La città sta imparando a conoscere il progetto e a comprendere la sua importanza, partecipando attivamente e supportandolo.

Quest’anno abbiamo mostrato al pubblico storie molto intime e profonde, legate alla storia della nostra comunità e alle sue unicità: dal racconto di Fortunato Pagliaro, l’ultimo pescatore di Amantea, alle storie di Salvatore Tonnara, l’anziano professore che ha lasciato la scuola per diventare pittore, alle interviste fatte in strada degli anziani del posto per farsi raccontare i loro posti del cuore.

Il Kino Guarimba, ogni anno, riesce a raccontare attraverso l’arte il genius loci di Amantea e della Calabria, un racconto che nasce da uno sguardo collettivo e che unisce dimensioni locali e globali.

L’IMPATTO ECONOMICO E TURISTICO SUL TERRITORIO

Kino Guarimba promuove pratiche di turismo sostenibile all’interno di Amantea, portando cinquanta registi e operatori cinematografici nella località nel mese di settembre e attivando un ciclo di consumo di prodotti alimentari, drink, souvenir e prodotti tipici, portando lavoro a bar, ristoranti, botteghe e locali, che hanno terminato la loro stagione attiva a fine agosto.

Organizziamo visite guidate, pranzi di prodotti tipici e incontri sulla cultura calabrese con la cittadinanza, per creare consapevolezza, interesse e reciproco scambio tra la comunità internazionale e quella locale.

Queste pratiche sono potenzialmente replicabili in altri contesti simili e sono sostenibili perché il “turista” porta qualcosa in cambio alla città, oltre che alla spesa economica: una visione nuova, un bagaglio culturale e un’opera artistica che racconta e promuove le bellezze e le unicità del territorio. I film prodotti durante la residenza dovevano includere almeno una scena in esterna, incentivando i registi a includere paesaggi naturali, litorali, scorci del centro storico, momenti della tradizione calabrese. Queste opere circoleranno tra festival e piattaforme internazionali, promuovendo le bellezze di Amantea in tutto il mondo e trasformando l’immagine della città come un centro di creatività e produzione audiovisiva.

Il sondaggio che abbiamo inviato ai partecipanti ci ha permesso di stimare l’impatto che il progetto ha avuto sul tessuto economico di Amantea.

Escludendo le spese di viaggio, abbiamo stimato una media di 350 euro per ogni partecipante investiti nell’acquisto di cibo, bevande e altre spese come souvenir e oggetti di scena.

Come organizzazione, abbiamo investito direttamente €32.000 sul territorio, tra acquisto di gadget prodotti localmente, l’organizzazione della cena e del pranzo per i partecipanti, l’affitto degli appartamenti per 50 persone e 12 notti, il compenso per i collaboratori del progetto calabresi provenienti da Reggio Calabria, Amantea e Vibo Valentia e, tutti i pasti per la squadra, i materiali utilizzati per l’esecuzione degli eventi, le spese generali d’ufficio.

I DATI DEL 2023

Nel 2023, per il secondo anno, abbiamo organizzato due edizioni della residenza: a giugno e a settembre.

Le due edizioni hanno lo stesso programma e la stessa struttura di base. Abbiamo per questo deciso di svolgere un’analisi di dati unica per raggiungere i seguenti obiettivi:

  • raccogliere dati per migliorare le nostre strategie di promozione e aumentare il numero di candidati;
  • incrementare la diversità in termini di provenienza geografica, lingue parlate e culture;
  • confrontare le varie edizioni per identificare tendenze e variazioni.

I partecipanti delle due edizioni sono stati 100. Il processo di selezione è passato attraverso 218 candidati e 172 interviste personali su Zoom.

Durante il processo di selezione, abbiamo chiesto ai partecipanti come abbiano conosciuto la residenza. Quest’anno, il passaparola è stato il nostro strumento di comunicazione più efficace, specialmente per la residenza di giugno. Questo è un dato molto importante che certifica il livello di soddisfazione dei partecipanti degli anni precedenti, che parlano dell’esperienza ad amici e colleghi e la sponsorizzano. Inoltre, 14 persone che avevano già partecipato ad un Kino sono tornate per ripetere l’esperienza.

Il grafico sotto mostra come le promozioni sui social media abbiano svolto un ruolo più rilevante nel 2022. Per l’anno prossimo, intraprenderemo strategie mirate ad incrementare altri strumenti promozionali come inviare di inviti ad università e scuole di cinema, migliorare la visibilità nei motori di ricerca e la partnership con ambasciate, festival e altre residenze.

Come hai conosciuto il Kino Guarimba?

Variazione rispetto al 2022

Nel 2023, i partecipanti sono arrivati da 31 paesi diversi. Le nazioni più rappresentate sono Stati Uniti (15 persone), Italia (11), Irlanda (10) e Regno Unito (6). Quest’anno abbiamo avuto 7 partecipanti dall’America Latina, 5 dal Medio Oriente, 2 dall’Asia e 2 dall’Oceania.

Europa e Nord America sono stati i continenti più rappresentati, come mostrato dal grafico sotto. Rispetto al 2022, abbiamo riscontrato una varietà culturale maggiore, con 10 partecipanti in più provenienti da Asia, Americhe e Oceania, aree geografiche che vogliamo coinvolgere di più nel 2024.

Numero di partecipanti per continente

Variazione rispetto al 2022

A livello anagrafico, l’età media è stata di poco meno di 27 anni, con una mediana di 26. I gruppi di età più rappresentati sono riportati nel grafico seguente. Rispetto all’anno precedente, il gruppo di partecipanti è stato più giovane, con un’età media inferiore di un anno.

Il grafico successivo mostra come nel 2023 il gruppo di età 25-30 anni è stato molto più rappresentato rispetto al 2022, dove il gruppo 31-35 è stato più numeroso.

Partecipanti divisi in gruppi di età

Variazione rispetto al 2022

Nel 2023, il Kino Guarimba ha avuto molte più partecipanti donne (64) che uomini (36). Questa tendenza segue l’anno precedente, che ha avuto ancora più incidenza femminile.

Un dato interessante se contestualizzato nel mondo dell’industria cinematografica, dove le figure professionali tecniche sono spesso uomini.

Partecipanti per genere

Variazione rispetto al 2022

Nel 2023, due terzi dei partecipanti del Kino Guarimba sono registi/operatori video. Meno di un terzo sono attori. Il restante 7% è composto da altri ruoli come produttori, ingegneri del suono e montatori. Questo significa che all’interno della residenza tanti partecipanti coprono ruoli diversi dalla loro professione principale. Tanti registi e operatori acquisiscono così esperienza nella ripresa suono, nella produzione, nel montaggio. Al tempo stesso, tanti sono gli attori che si cimentano per la prima volta nella regia.

Partecipanti per ruolo

Da questi dati, partiremo già domani per costruire il nuovo Kino Guarimba. Puntiamo a creare una residenza ancora più varia e multiculturale, che possa imparare dai propri errori e coinvolgere profili professionali diversi, continuando il percorso di comunità che abbiamo iniziato nel 2018.

CREDITI

GIULIO VITA
Direttore Artistico

VALERIA WEERASINGHE
Immagine Coordinata e Grafiche

SIMONE COLISTRA
Coordinatore di Produzione

MARIA FRANCESCA CIANCIARUSO
Assistente di Produzione

OSCAR PEÑA GONZÁLEZ
Tutor della Residenza

FRANCISCO ROUSSET OSIO
Tecnico e tutor del suono

FORTUNATO VALENTE
Videomaker e tutor di montaggio

SERGIO DURRÈ
Fotografo

VALERIA GALANTINI HERRERO
Intern

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