La settima edizione di CinemAmbulante – Storie di Integrazione si è svolta ad Amantea (CS) dal 10 al 21 giugno 2022, includendo un programma di cinema indipendente e una residenza cinematografica internazionale.

LA RASSEGNA

La rassegna CinemAmbulante si è svolta in quattro appuntamenti al Lido Azzurro di Amantea. Il programma è stato composto da una selezione di 4 lungometraggi internazionali, che hanno raccontato storie di integrazione culturale e rifugiati.

Il programma ha incluso un focus dedicato alla figura di Mantas Kvedaravičius, regista e antropologo lituano scomparso a soli 45 anni il 2 aprile 2022, durante l’assalto di Mariupol da parte delle forze armate russe, mentre si trovava lì per girare un documentario sulla guerra.

Kvedaravičius aveva già girato il documentario Mariupolis sul conflitto russo-ucraino, raccontato attraverso simbolismi e immagini dalla grande forza evocativa. Il film era stato presentato alla Berlinale 2016.

Abbiamo così scelto, grazie anche alla collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia, di omaggiarlo con due dei suoi film, che abbiamo condiviso con la nostra comunità e i partecipanti del Kino. Oltre a Mariupolis, abbiamo proiettato il suo lungometraggio sperimentale Parthenon, presentato in anteprima durante la Biennale di Venezia 2019.

Il programma

“RUE GARIBALDI”

di Federico Francioni (Italia/Francia, 2021, 70′)

“AILLEURS PARTOUT”

di Isabelle Ingold, Vivianne Perelmuter (Belgio/Iran, 2020, 63′).

“PARTHENON”
di Mantas Kvedaravičius (Lituania/Ucraina/Francia, 2019, 119′)

“MARIUPOLIS”
di Mantas Kvedaravičius (Lituania/Ucraina/Francia, 2019, 90′)

KINO GUARIMBA

Per il quinto anno consecutivo, il piccolo centro Amantea ha ospitato Kino Guarimba, un programma internazionale di formazione cinematografica strutturato nella forma di una residenza artistica.

Per dodici giorni, professionisti e studenti del settore audiovisivo provenienti da tutto il mondo hanno popolato le coste calabresi per dare forma alle loro idee: registi, operatori, sceneggiatori, montatori, attori e tecnici hanno ideato, girato e montato dei cortometraggi, proiettati pubblicamente per tutta la città durante la serata conclusiva.

Kino Guarimba è un’esperienza sociale eccezionale, capace di offrire un programma di formazione cinematografica innovativo per permettere ai creativi che partecipano al progetto di esplorare le loro potenzialità e liberare la loro creatività, superando i vincoli e le pressioni delle produzioni tradizionali e vivendo una esperienza di comunità in un contesto inedito per loro come il Sud Italia.

Il progetto intende creare una nuova consapevolezza verso la complessità multiculturale che popola la nostra regione, favorendo un incontro tra culture diverse, con la missione di sostenere una reciproca comprensione tra i partecipanti internazionali e la comunità locale.

Per questo, abbiamo lavorato per costruire una comunità di artisti eterogenea, capaci di raccontare Amantea attraverso il loro punto di vista e la loro prospettiva, costituendo così un mosaico di visioni composto da cortometraggi che hanno catturato tanti aspetti della Calabria.

I partecipanti della quinta edizione

Il processo di selezione dei partecipanti è stato strutturato in due fasi: una candidatura spontanea attraverso un form di Google e un’intervista su Zoom, per comprendere i profili e le motivazioni dei candidati. Grazie alla collaborazione con università e scuole di cinema in tutto il mondo, abbiamo ricevuto oltre 200 candidature, che sono state poi scremate nella selezione di 50 persone (33 donne, 16 uomini, un non binario) provenienti da 22 paesi: Australia, Austria, Canada, Cina, Emirati Arabi, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Italia, Libano, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Siria, Slovenia, Somalia, Stati Uniti, Ungheria.⁠

Dal Medio Oriente all’Africa, dalle Americhe all’Australia, i guarimberos di questa edizione hanno rappresentato tutti i continenti, portando in Calabria lingue, tradizioni e culture diverse ed entrando in contatto con la comunità amanteana per dodici giorni di scambio e di dialogo.

Per tre partecipanti, provenienti da Stati Uniti, Canada e Giappone, Amantea è stata la loro prima esperienza di viaggio in Europa. Per moltissimi altri, è stato il loro primo incontro con l’Italia.

Ragazze e ragazzi dai 19 ai 60 anni, pieni di entusiasmo e curiosità hanno esplorato chiese medievali abbandonate, spiagge incontaminate e le antiche case del centro storico, rendendo questo piccolo paesino del mediterraneo un set a cielo aperto dove raccontare nuove storie.

Come ogni anno, il livello di esperienza dei partecipanti è stato vario: attori con lunga esperienza nel teatro e nel cinema hanno lavorato fianco a fianco a chi si stava approcciando per la prima volta al mondo della recitazione; una regista californiana con esperienza di lavoro in set hollywoodiani come Euphoria, Star Wars e Mank ha condiviso le sue conoscenze con giovani studenti di cinema e operatori emergenti.

Grazie alla nostra partnership con il Kortfilmfestival Leuven (Belgio), abbiamo invitato il direttore della fotografia tedesco Alexander Sussman a partecipare alla residenza con una borsa di studio, in quanto vincitore del premio del pubblico per il miglior documentario nel festival fiammingo.

Undici dei cinquanta partecipanti avevano già preso parte ad un’edizione passata del Kino. Questo dato conferma la portata dell’esperienza, che ha convinto in molti a tornare per proseguire il proprio percorso in Calabria e approfondire il loro rapporto con Amantea e la sua comunità.

Il programma

La V edizione del Kino Guarimba è stata arricchita da diversi momenti di approfondimento della cultura calabrese, che ha permesso ai partecipanti di scoprirne l’essenza originaria e approfondirla. Abbiamo organizzato serate di degustazione di prodotti tipici, in collaborazione con due ristoranti di Amantea specializzati nella cucina calabrese e abbiamo organizzato un tour guidato nel centro storico del paese.

Questi momenti hanno fatto parte integrante della residenza, che non si riduce così ad un processo di produzione, ma di un arricchimento culturale che potrà portare ispirazione ai partecipanti e permettere la promozione di prodotti, tradizioni e luoghi tra chi non era mai stato in Calabria e conosceva il Sud Italia solo tramite stereotipi.

Il primo giorno, i partecipanti sono stati accolti con la tradizionale cena di benvenuto presso Jolly Ristoria, che ha preparato un buffet di cucina tradizionale calabrese, con ingredienti prodotti a km0, che ha avvicinato ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo alla nostra cultura culinaria, in cui la condivisione del cibo riveste un ruolo sociale importante.

L’11 giugno abbiamo inaugurato i lavori della residenza, ospitati dal Lido Azzurro di Amantea. Dopo la colazione, la squadra guarimbera ha presentato il progetto e introdotto i partecipanti alle regole e alla filosofia dell’esperienza. I partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con un esercizio di speed dating, in cui hanno avuto un minuto di tempo per parlare, uno alla volta, con ognuno dei loro compagni, proponendo le loro idee e cercando di trovare persone per coprire i ruoli necessari per i loro progetti.

Alla prima intensa mattinata di scambio e di confronto è seguito il pranzo presso la Cantina Amarcord, un’altra eccellenza gastronomica del territorio, che ha offerto agli ospiti un altro assaggio della cucina mediterranea.

La sera abbiamo organizzato un tour guidato nel centro storico di Amantea, percorrendo le vecchie stradine suggestive raccontando aneddoti, storie e leggende della città, in modo da dare ai partecipanti ulteriori spunti di ispirazione per le loro opere. Il tour è passato dal convento di S. Bernardino, dalle rovine della chiesa bizantina di S. Franceso e dalla torre mastia angioina, per poi terminare nella Chiesa Madre di S. Biagio.

Durante il terzo giorno della residenza si sono svolti i casting degli attori locali, un’ulteriore spinta per creare connessioni tra il progetto ed il territorio. Hanno partecipato diversi bambini e ragazzi, che sono stati tutti coinvolti nei vari progetti e hanno avuto l’occasione di sperimentare, da protagonisti, la magia del cinema, oltre che attori amanteani che da anni prendono parte alle riprese, arricchendo il loro curriculum e costruendo nuovi legami ed esperienze.

È arrivato poi il momento delle masterclass, tenute dal tutor della residenza Oscar Peña González, che ha condensato le sue conoscenze in una sessione intensiva di tre laboratori diversi: organizzazione generale di una produzione di dieci giorni, ripresa del suono e illuminazione. Il tutor ha condiviso le sue conoscenze maturate in tredici anni di esperienza professionale sui set, fornendo consigli e scorciatoie per produrre un cortometraggio in condizioni di tempo e risorse così limitate.

Le indicazioni sull’utilizzo di videocamera, microfoni e attrezzatura sono state utili per coloro che hanno voluto cimentarsi per la prima volta in ruoli diversi nella produzione di un corto.

La giornata successiva ha ospitato i pitching dei progetti, dove i registi e gli autori hanno presentato le loro idee. L’organizzazione non ha formato i gruppi di lavoro e non ha assegnato ruoli da seguire, ma ha lasciato che i partecipanti si uniscano spontaneamente per dare vita alle loro idee, stimolando la libertà del flusso creativo.

La metodologia didattica utilizzata nella residenza è quella dell’Apprendimento Cooperativo, che si basa sull’interazione dei partecipanti e sulla loro collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. I gruppi di lavoro non si sono formati come bolle chiuse in se stesse, ma sono stati incentivati a confrontarsi tra di loro, a scambiare materiale tecnico e risorse umane e trovare soluzioni condivise per la riuscita dei rispettivi progetti.

Il metodo dell’Apprendimento Cooperativo utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento che permette di costruire una visione complessiva del processo di produzione audiovisiva superando l’individualismo e mettendo la propria esperienza e visione a disposizione del progetto.

La proiezione finale

Dopo i giorni di produzione, riprese e montaggio, in cui i gruppi di lavoro si sono scambiati materiale, conoscenze e idee, i film realizzati durante i 12 giorni di residenza sono stati proiettati all’aperto il 21 giugno presso il Lido Azzurro di Amantea.

Sono stati realizzati 35 cortometraggi dalla durata massima di 10 minuti, tra commedie, drammi familiari, horror, video musicali, performance di danza, documentari e poemi visivi, recitati in italiano, inglese, dialetto calabrese, francese, spagnolo, arabo e tedesco.

Le 22 nazionalità dei partecipanti si sono riversate in questo grande affresco di Amantea, catturata da prospettive differenti in quasi tre ore di proiezione davanti ad un pubblico di oltre 200 persone di tutte le età, che hanno potuto assistere ai film che hanno mostrato il loro territorio. Film non sempre perfetti, molti ancora da rifinire, ma che rappresentano la chiusura di un percorso che ha come punto focale non il risultato finale, ma tutto il processo di apprendimento e di crescita che i partecipanti della residenza hanno vissuto in un contesto per loro nuovo e ricco di sfide.

L’impatto del progetto

Il progetto CinemAmbulante rientra in un percorso di azioni che la nostra organizzazione ha costruito negli anni con l’obiettivo di arricchire il capitale sociale e culturale del territorio di Amantea.

Ospitare e far lavorare cinquanta giovani artisti internazionali in un piccolo paese della costa tirrenica calabrese è un atto rivoluzionario proprio nella misura in cui queste persone non vivono chiuse nella loro bolla, ma entrano in rapporto con la comunità, girando i loro film nelle case, nei negozi, nei ristoranti e negli spazi pubblici della città, coinvolgendo gli amanteani come attori e comparse, acquistando cibo, bevande, materiale tecnico e oggetti di scena nei loro negozi, trasformando Amantea in un grande set a cielo aperto.

La bellezza e l’unicità di questo arricchimento culturale è impossibile da trasmettere in numeri, ma rappresenta un punto fondamentale nel percorso di riscatto di un territorio culturalmente depresso, privo di cinema, di teatri, di biblioteche e di spazi ricreativi, distrutto da una classe politica incapace di entrare in dialogo con la cittadinanza.

Kino Guarimba ha voluto riportare la cultura in rapporto con le persone, rendendole parte di un grande processo di co-progettazione e di ascolto reciproco.

Per riportare un esempio rappresentativo: i piccoli fratelli Mannarino hanno preso parte come protagonisti del film “Il Mare Maledetto”, prodotto da una squadra di irlandesi, statunitensi, italiani e inglesi, girato nelle spiagge di Amantea con toni ispirati al neorealismo italiano. I bambini hanno dato prova di un grande talento ed entusiasmo, e si sono potuti rivedere sul grande schermo davanti a tutta la loro comunità.

Portare cinquanta persone in un periodo come quello di giugno in una città che vive la propria stagione turistica solo un mese più tardi ha anche avuto un importante impatto sul tessuto economico: l’affitto degli appartamenti dove sono stati ospitati i partecipanti, l’acquisto di beni alimentari, i pasti consumati nei ristoranti, i tantissimi drink acquistati nei bar e nei lidi, gli oggetti di scena, i materiali informatici nei negozi, i souvenir, hanno generato una spesa stimata di circa €2300 per partecipante, per un totale di €115.000 portati sul territorio.

A differenza del turismo di massa tradizionale, tuttavia, il Kino si distingue per un modello virtuoso, in cui il turista porta ricchezza e scambio culturale, lavorando e restituendo un’opera che racconta la comunità in cui ha vissuto per due settimane, promuovendola in tutto il mondo.

I film realizzati verranno distribuiti in festival internazionali, proiettati in diversi paesi e portando il nome di Amantea e della Calabria dove mai sarebbe potuto arrivare.

L’impatto del progetto non riguarda soltanto la comunità locale, ma agisce profondamente sulle vite personali e professionali dei partecipanti, che si misurano con un’esperienza formativa nuova e intensa, ricca di scambi, conoscenze e sperimentazioni. La residenza offre la possibilità a tutti di girare un piccolo progetto senza pressioni, con libertà creativa e supporto da parte dell’organizzazione e di un’intera comunità: in molti si sono cimentati con il loro primo film. Altri hanno imparato a riprendere l’audio in diretta, a utilizzare luci e riflettori, altri ancora si sono spostati dall’altra parte della macchina da presa e hanno recitato.

Tutto questo, scoprendo per la prima volta un territorio magico e difficile come la Calabria, così diverso da quello che molti vivono quotidianamente, capace di regalare emozioni indimenticabili, nuove amicizie e future collaborazioni.

CinemAmbulante è un progetto culturale e sociale rivoluzionario, unico in Italia e, con tutti i suoi limiti e le sue possibilità di miglioramento, capace di far rivivere un contesto in profonda crisi e di autofinanziarsi senza grandi sponsor o fondazioni alle spalle. Un progetto nato dall’idea di due italo-venezuelani stanchi della vecchiaia e dell’autoreferenzialità del mondo culturale, che vuole crescere e rinnovarsi per continuare nella sua missione di riportare il cinema alla gente e la gente al cinema.

GIULIO VITA
Direttore Artistico

SARA FRATINI
Immagine Coordinata

SIMONE COLISTRA
Coordinatore di Produzione

OSCAR PEÑA GONZÁLEZ
Tutor

SERGIO DURRÉ
Fotografo

FORTUNATO VALENTE
Videomaker

LOANE BOUILLET
Assistente di Produzione

MARIE-AIMÉE JANNY
Assistente di Produzione

GIULIA MUSACCHIO
Assistente di Produzione

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