La sesta edizione di CinemAmbulante – Storie di Integrazione si è svolta ad Amantea (CS) dal 10 al 21 settembre 2021, coinvolgendo produzioni cinematografiche di rilevanza internazionale e creativi provenienti da tutto il mondo.

Per il quarto anno consecutivo, il progetto è stato suddiviso in una rassegna di cinema sul tema dell’immigrazione e dell’integrazione culturale e in una residenza cinematografica.

La rassegna CinemAmbulante è stata proiettata in quattro appuntamenti al Lido Azzurro di Amantea. Il programma è stato composto da una selezione di 2 lungometraggi e 10 cortometraggi di diverso genere, dal dramma sociale al film di formazione fino al documentario.

I film affrontavano tematiche che riguardano l’inclusione e l’integrazione sociale, specialmente delle comunità migranti di prima e seconda generazione nei paesi occidentali. I film selezionati provenivano da dieci diversi paesi del mondo, raccontando storie e culture spesso escluse dal circuito tradizionale, portando alla luce e valorizzando lingue, tradizioni e luoghi nascosti e dimenticati.

Il programma

KINO GUARIMBA

Per il quarto anno consecutivo abbiamo organizzato Kino Guarimba, il nostro programma internazionale di formazione cinematografica, strutturato nella forma di una residenza artistica.

Abbiamo ospitato per dodici giorni professionisti, studenti, e personalità emergenti del settore audiovisivo provenienti da tutto il mondo: registi, operatori, sceneggiatori, montatori, attori e tecnici che si sono riuniti ad Amantea per ideare, girare e montare dei cortometraggi, proiettati pubblicamente per tutta la città durante la serata conclusiva.

L’obiettivo di Kino Guarimba è quello di offrire un programma di formazione sul campo, permettendo ai partecipanti di fare esperienza concreta in un contesto per loro inedito come il Sud Italia, per apprendere come lavorare in squadra in un ambiente internazionale ed entrare nel profondo della cultura calabrese.

Per questo, abbiamo lavorato per costruire una comunità di artisti interessati a raccontare il volto autentico della Calabria, liberandola dagli stereotipi e rendendola un centro di produzione cinematografica, dove le bellezze naturali incontaminate, gli antichi borghi, le tradizioni, le complessità linguistiche e la storia sono stati esaltati e valorizzati da opere che poi verranno distribuite in tutto il mondo.

Una comunità internazionale

Durante l’anno abbiamo intrapreso una campagna di promozione in collaborazione con diverse scuole e università di cinema da tutto il mondo. Si sono registrate 125 persone provenienti da tutti i continenti, che hanno fatto richiesta di partecipare al progetto. Abbiamo incontrato tutti gli aspiranti guarimberos in videochiamata, selezionando infine 37 persone (25 donne e 12 uomini) provenienti da 22 paesi diversi: Afghanistan, Belgio, Cina, Danimarca, Germania, Gibilterra, Irlanda, Italia, Lituania, Messico, Nigeria, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Taiwan, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela.

Abbiamo lavorato insieme a un gruppo di persone caratterizzato da un’incredibile ricchezza culturale: un’attrice taiwanese e una cinese hanno lavorato fianco a fianco, mostrando che i limiti imposti dalla politica possono essere superati attraverso la creazione artistica collettiva. Un regista afgano ha voluto raccontare una storia che lo riguardava da vicino, ispirandosi alle vicende tragiche del paese da cui è dovuto fuggire. Un’operatrice californiana, stanca della stressante vita dei set di Los Angeles, ha voluto sfidarsi in un’esperienza nuova in un contesto completamente diverso.

Grazie alla nostra partnership con il Kortfilmfestival Leuven (Belgio), abbiamo invitato il regista fiammingo Lukas Gaert a partecipare alla residenza con una borsa di studio, in quanto vincitore del premio del pubblico per il miglior documentario.

Questa edizione ha centrato pienamente l’obiettivo di riunire personalità con esperienze, linguaggi e percorsi di vita diversi. Nei set abbiamo sentito parlare inglese, francese, italiano, spagnolo, tedesco, mandarino e olandese, in diversi accenti e livelli di conoscenza, ma sempre con la consapevolezza che il linguaggio non deve costituire mai una barriera.

Oltre alla diversità geografica e culturale, il gruppo si è rivelato molto eterogeneo in termini di profili professionali, età, interessi ed esperienze.

Il partecipante più giovane aveva 19 anni, la più anziana 66. Studenti di cinema alle prime armi, ma con tantissime idee ed entusiasmo, hanno lavorato fianco a fianco con professionisti con molte esperienze alle spalle, che si sono voluti reinventare in un esercizio di “cinema guerrilla”.

Le competenze dei partecipanti, inoltre, non si limitavano soltanto alle professioni legate al mondo del cinema, ma esploravano diverse forme artistiche e professionali: hanno partecipato attrici e attori di teatro, performer e danzatori, scrittori, un cantante di musical, un’antropologa, un artista visuale, una fisica teorica, un cantautore e produttore di elettro-pop e una linguista. Tutti insieme, hanno dato vita ad una comunità eclettica, dove diverse forme d’arte sono entrate in contatto per arricchire i film realizzati.

Ci ha fatto molto piacere vedere come i gruppi non abbiano lavorato in competizione tra di loro, pur dovendo adoperarsi con grandi limitazioni dal punto di vista di tempo, budget, membri della troupe e strumenti di lavoro, ma abbiano scelto di aiutarsi e cooperare per portare a termine al meglio le loro opere, mettendo anche a disposizione la loro attrezzatura e condividendo le loro conoscenze.

In particolare, abbiamo apprezzato la scelta dei professionisti più esperti di non chiudersi nella loro bolla, ma di affiancare i più giovani, aiutandoli nei ruoli più delicati come la fotografia, il suono e il montaggio.

Kino Guarimba ha voluto trasmettere un’idea diversa di produzione cinematografica, rendendola un’esperienza di apprendimento che metta davanti all’importanza del risultato finale la necessità di trovare soluzioni innovative per risolvere i problemi. La filosofia Kino mira a creare tanto con poco, a favorire il flusso creativo per trovare espedienti e adattarsi senza l’utilizzo di attrezzature sofisticate.

A questo si aggiunge la filosofia Guarimba, che vuole favorire la reciproca comprensione, la crescita personale e collettiva e l’integrazione sociale attraverso il linguaggio del Cinema. Il metodo Kino ci ha permesso di lavorare su questi aspetti in modo ideale, ponendo di fronte ai partecipanti l’idea di lavorare insieme e aiutarsi, condividendo le attrezzature che abbiamo messo a disposizione e le loro conoscenze, senza creare spirito di competizione.

Il programma

L’idea della residenza è sempre stata quella di lasciare piena libertà creativa ai partecipanti, senza imporre orari o limitazioni sul tipo di film da realizzare. Abbiamo deciso di non assegnare ruoli o formare le squadre, ma far sì che tutti si potessero incontrare, conoscere e decidere spontaneamente con chi e in che modo lavorare.

Per questo, abbiamo organizzato diversi momenti di socializzazione, dove gli ospiti hanno potuto scambiare idee, fare amicizia e vivere più a pieno l’esperienza.

La sera dell’arrivo, il 10 settembre, abbiamo organizzato la prima cena presso Jolly Pizzeria, che ha preparato un ricco buffet di cucina tipica calabrese. La nostra esperienza ci insegna che il buon cibo è un modo efficace per avvicinare le persone tra loro, e abbiamo approfittato per supportare una bella realtà imprenditoriale amanteana.

Il giorno successivo abbiamo inaugurato i lavori con una colazione al Lido Azzurro di Amantea, seguita dalla presentazione del progetto e un da un primo esercizio di speed dating, dove tutti i partecipanti hanno avuto un minuto di tempo per presentarsi e iniziare a stabilire le prime collaborazioni.

La giornata è continuata con il tour guidato del centro storico di Amantea, dove abbiamo raccontato alcune delle storie più interessanti e mostrato i luoghi più suggestivi della parte più antica della cittadina. Per molti dei partecipanti questo è stato un momento di ispirazione per le idee e le location dei loro lavori, oltre che un ulteriore momento di conoscenza reciproca.

Il tour si è concluso con il pranzo presso il ristorante Tipiko, un’altra eccellenza della ristorazione locale, da sempre impegnato nella valorizzazione dei prodotti del territorio.

Il 12 settembre, sempre presso il Lido Azzurro, abbiamo organizzato un casting aperto a tutti coloro che volessero partecipare come attori nei film, per dare la possibilità agli amanteani di vivere l’esperienza unica del set. Si sono presentate persone di ogni età, sia professionisti che amatoriali, oltre che persone che non avevano mai girato un film prima d’ora. È stata una bellissima occasione per avvicinare ulteriormente la comunità dei partecipanti da tutto il mondo alla comunità di Amantea, creando le condizioni per un reciproco scambio al di là delle barriere linguistiche e culturali.

L’ultimo giorno abbiamo organizzato una masterclass sulla distribuzione di cortometraggi, tenuta da Giulio Vita, dove abbiamo parlato in modo concreto delle dinamiche per far arrivare i cortometraggi indipendenti ai festival internazionali. I partecipanti hanno avuto dunque occasione di trovare spunti per diffondere i lavori che hanno realizzato durante questi giorni.

La proiezione finale

I cortometraggi realizzati durante i giorni della residenza sono stati presentati a tutta Amantea durante la proiezione finale al Lido Azzurro, il 21 settembre, davanti a più di 150 persone.

Sono stati proiettati 27 cortometraggi tra 2 e 10 minuti, creando un bellissimo momento comunitario in cui gli autori dei film e gli amanteani hanno condiviso le emozioni di rivedersi sul grande schermo.

La serata è stata inaugurata dalla proiezione di un progetto di Video Mapping da parte di Francheska Rodríguez, un’artista visiva ispano-venezuelana che vive tra le Isole Canarie e Berlino. Francheska era arrivata per la prima volta in Italia nel 2019 per svolgere uno stage per La Guarimba. Dopo due anni di esperienze in giro per l’Europa, è tornata per lavorare come responsabile media e grafica, dando un enorme contributo alla riuscita della residenza anche come fotografa e girando il suo primo video musicale da regista.

Durante la sua seconda permanenza ad Amantea, ha preparato una proiezione tridimensionale sperimentale su una struttura geometrica composta da cinque pannelli di polistirolo bianco 160 cm x 100cm, utilizzando programmi come After Effects, Cinema 4D e Resolume Arena.

La collaborazione è stata possibile grazie al programma Canarias Crea, che ha rimborsato le spese di viaggio per permettere a Francheska di venire ad Amantea dalle Isole Canarie e realizzare il suo progetto.

Le proiezioni dei corti sono durate 163 minuti, mostrando come i partecipanti abbiano tratto ispirazione da Amantea e i suoi volti in modo personale. Sono stati rappresentati generi diversissimi, tra cui horror, musical, videoclip, commedie, documentari, azione e poemi visuali sperimentali. Non tutti completamente rifiniti, non perfetti, ma che sono stati frutto di un importante processo di crescita artistica.

Non solo una residenza di cinema

Il progetto è stato strutturato per generare un impatto in diverse dimensioni. Da una parte, sostenere una forma di rilancio territoriale che sia diversa dal turismo non sostenibile che sta creando diversi conflitti nel nostro Paese. Dall’altra, creare un’esperienza di formazione unica e indimenticabile dal punto di vista personale e professionale per cineasti affermati ed emergenti, creando dinamiche di apprendimento e sviluppando processi di networking.

Portare quaranta persone ad Amantea significa attivare un ciclo di consumo di prodotti alimentari, drink, souvenir e prodotti tipici, portando lavoro a bar, ristoranti, botteghe e locali, che solitamente vivono la loro stagione migliore soltanto fino alla fine di agosto, senza contare l’acquisto di materiale informatico, cavi, attrezzature e oggetti di scena per la realizzazione dei film.

Il modello che vogliamo promuovere è semplice: il turista porta ricchezza nel posto in cui viaggia, lasciando in cambio anche un’eredità culturale importante e significativa, oltre che il film che regala alla città.

Il processo di apprendimento non ha dunque riguardato soltanto gli iscritti della residenza, ma l’intera città di Amantea. Il progetto sta cercando di coinvolgere sempre di più gli abitanti del posto nella realizzazione di film come attori e comparse, per permettere una partecipazione attiva e l’instaurazione di un dialogo autentico con gli artisti.

Si è trattata di una novità per moltissimi amanteani, non abituati a viaggiare e a interagire con stranieri al di là dei turisti che arrivano nella cittadina senza realmente viverla a pieno, per mancanza di strutture e capacità di sviluppare un’idea di turismo sostenibile e propositivo.

Per molti è stata la prima esperienza di fronte alla camera, per altri un’occasione di riscoprire un talento nascosto, per altri ancora la possibilità di arricchire il proprio curriculum.

L’idea che Kino Guarimba sta cercando di mostrare alla comunità locale è che un altro rapporto con “lo straniero” è possibile e auspicabile: un rapporto di reciproco scambio, che possa arricchire entrambe le parti senza che nessuno approfitti dell’altra o ne cambi la natura originaria, stimolando la curiosità verso ciò che è nuovo.

E così ci ha fatto molto piacere vedere come i partecipanti abbiano cercato di assorbire gli aspetti più affascinanti e profondi della vita amanteana, provando ad avvicinarsi con gli abitanti e imparando l’un l’altro, come sempre accade quando due sfere culturali diverse entrano in contatto.

Un esempio su tutti: i pittori amanteani, Pedrito e Salvatore Tonnara, hanno aperto i loro atelier ai guarimberos, per mostrare i loro lavori, offrire cibo calabrese e vino, e condividere i loro processi creativi e le loro esperienze, diventando anche protagonisti di alcuni film girati.

Anche quest’anno siamo riusciti a presentare, durante la serata finale, un’eccezionale testimonianza della vita di Amantea, con le sfumature che hanno più colpito i registi, oltre che aver regalato agli abitanti locali la soddisfazione di rivedersi sul grande schermo in una proiezione pubblica e comunitaria.

La quarta edizione di Kino Guarimba è terminata con la consapevolezza di aver regalato momenti indimenticabili a tantissime persone, di aver formato un bellissimo gruppo di creativi e di aver portato bellezza e innovazione in un piccolo centro della costa tirrenica calabrese.

Sempre fedeli alla nostra missione: riportare il cinema alla gente e la gente al cinema.

TEAM:

GIULIO VITA
Direttore Artistico

SARA FRATINI
Immagine Coordinata

SIMONE COLISTRA
Coordinatore Produzione

FRANCHESKA RODRÍGUEZ
Coordinatrice Media

SERGIO DURRÉ
Fotografo

FORTUNATO VALENTE
Videomaker

FEDERICA MAGNELLI
Assistente di Produzione

ORGANIZZATO DA