La prima edizione del Music Camp si è svolta ad Amantea (CS) dal 5 al 29 settembre 2024. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Culture Moves Europe, finanziato dall’Unione Europea e implementato dal Goethe-Institut e ha coinvolto 5 musiciste ucraine provenienti da background musicali molto diversi. Gli spazi utilizzati per il progetto sono stati quelli de La Piccola Biblioteca di Amantea, il nuovo centro culturale multifunzionale acquistato dalla nostra associazione, con sede in via Mazzini 26. Inaugurato il 6 agosto 2024, lo spazio è composto da un’aula studio, una sala conferenze e proiezioni e uno studio di musica.

Il focus del campus è stata la creatività, la collaborazione e la voglia di produrre musica insieme. Uno degli obiettivi principali era quello di introdurre le partecipanti all’esplorazione creativa, incoraggiandole ad uscire dalla propria comfort zone, specialmente per ciò che riguarda le decisioni musicali, e a produrre delle composizioni che rispecchiassero questo principio.

La finalità raggiunta è stata non soltanto quella di sostenere e alimentare il percorso creativo delle artiste coinvolte, ma anche quella di promuovere il talento musicale calabrese, grazie agli incontri realizzati con le realtà locali e agli scambi che abbiamo incoraggiato.

È stato il nostro modo di sostenere il popolo ucraino, vittima di un’invasione orribile, contribuendo alla creazione di nuovo patrimonio artistico in un momento in cui la guerra sta sistematicamente cancellando l’identità nazionale anche attraverso la distruzione della cultura e dei valori che veicola.

Questo è il risultato di cui siamo più felici: aver aiutato delle artiste a crescere come menti creative e aver rinforzato l’obiettivo personale e condiviso di ognuna di loro di creare un’eredità immortale per il proprio paese.

LE PARTICIPANTI

Le 5 partecipanti selezionate provengono da background musicali diversi e variegati:

Mariia Yaremak è una pianista e compositrice nota per le sue performance, i suoi progetti creativi e la sua vasta esperienza musicale. È ambasciatrice dell’organizzazione britannica Creative Youth, il cui patrono e presidente è il Duca di Edimburgo ed è stata candidata al premio Woman in the Arts dell’Istituto Ucraino e di UN Women in Ucraina.

Daryna Degtiarova, in arte Axxi Oma, è una produttrice di musica elettronica, trip hop e IDM, cantante e performer, originaria di Kharki. Si è trasferita a Berlino nel marzo 2022 a causa dell’invasione russa. Attraverso i suoi generi di riferimento – la folktronica, l’elettronica e il downtempo ucraino – intende trasformare il regno del subconscio in suoni e immagini.

Anita Kopylenko è una musicista con esperienza in concorsi musicali, impegnata ad approfondire le proprie conoscenze in materia di song-writing e composizione, e ad esplorare diverse tecniche e stili al fine di migliorare il proprio processo creativo.

Anna Dukhnivska, in arte Anna Aloka, è una DJ, cantante e organizzatrice di eventi, proveniente da Kiev. Si è esibita in festival importanti come il Bucht der Traumer e lo Zugvogel in Germania oltre che in prestigiose location come i club berlinesi Katerblau e Klunkerkranich. Inoltre, ha rappresentato la musica ucraina al Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana nel 2023.

Xenia Nema, in arte Palmo X, è un’artista musicale multidisciplinare. Dal 2017 lavora nell’ambito della produzione, occupandosi di sound design e musica per spot pubblicitari. Di recente, si è specializzata nel design di strumenti musical digitali.

IL PROGRAMMA

La prima fase del progetto è stata lanciare una Open Call sul nostro sito e, contemporaneamente, di inviarla ai principali canali culturali in Ucraina al fine di diffonderla il più possibile.

Dopo aver esaminato le 36 candidature ricevute, abbiamo deciso di selezionare 5 partecipanti con stili, interessi e tecniche musicali differenti, in modo da avere un ventaglio variegato di possibilità creative.

Dopo di che, abbiamo delineato un programma settimanale che coprisse ogni fase del lavoro che avevamo previsto e ci siamo preparati ad accogliere le musiciste. Una volta arrivate ad Amantea, abbiamo immediatamente stabilito con loro una connessione ed un rapporto personale che ha facilmente aperto le porte alla comunicazione creativa, e non soltanto. Le jam sessions ci hanno aiutato a rompere il ghiaccio, consentendoci di raggiungere la confidenza per avviare conversazioni più profonde negli spazi di lavoro individuali dedicati ad ognuna di loro.

Abbiamo dato il via alla prima settimana con un incontro in cui le musiciste hanno potuto conoscere tutto il team e presentarsi, raccontando la propria storia e le proprie influenze musicali. È seguita una conversazione sulle aspettative di ognuna rispetto al music camp e al tempo che avremmo trascorso insieme ad Amantea. In particolare, ci siamo concentrati sull’individuare i loro obiettivi e sono emerse diverse possibilità, prima fra tutte quella di conoscere la musica locale e contaminare le proprie composizioni con sonorità nuove e sconosciute, ma anche la voglia di collaborare ai cortometraggi del Kino Guarimba, la nostra residenza di cinema internazionale.

Durante le settimane a seguire, abbiamo approfondito le fasi principali della produzione musicale, la pre-produzione, la produzione e il mix/mastering, e svolto un programma composto dalle seguenti attività:

Jam Sessions: un momento di creatività libera, improvvisazione e sperimentazione collaborativa.

É stato un modo per rompere il ghiaccio e conoscersi meglio, entrando subito nel vivo dell’esperienza. Attraverso l’improvvisazione e la collaborazione le musiciste hanno potuto sperimentare liberamente, portando, ognuna, il proprio stile personale in un contesto di gruppo.

Masterclass: il tutor della residenza, Francisco Rousset, musicista e ingegnere del suono, ha tenuto diverse Masterclass sulla registrazione e sul mix e mastering a cui le musiciste hanno assistito con grande partecipazione.

Naked Sessions: svoltesi in apertura ad ogni settimana, sono state un momento di condivisione dei progetti delle partecipanti, una vera e propria messa a nudo del lavoro svolto fino a quel momento. Le musiciste hanno presentato melodie o pezzi di canzoni e ricevuto feedback e nuovi input creativi da parte del tutor, al fine di avanzare al meglio nel proprio lavoro.

Sessioni di sperimentazione di gruppo: si è trattato di esercizi creativi volti a esplorare il modo in cui si possono rappresentare colori, immagini, disegni o nomi a livello sonoro.

Laboratori: queste sessioni sono state incentrate sul lavoro metodico, approfondendo il modo in cui utilizzare la sperimentazione come parte integrante delle composizioni individuali.

Workshops e Concerti con musicisti locali: il gruppo di musica tradizionale Felici e Conflenti, assieme a Federica Greco e Beatrice Caldreva, specializzate in canti polivocali, hanno tenuto degli incontri con le musiciste ucraine per introdurle al linguaggio musicale della ragione e ai principali suoni della sua tradizione.

Felici e Conflenti è un gruppo di musica tradizionale che da anni organizza uno festival più belli e coinvolgenti in Calabria, il cui scopo è promuovere la cultura coreutica e musicale dell’area del Reventino. Durante l’incontro che abbiamo organizzato le musiciste sono state coinvolte in canti, balli e nella scoperta di nuovi strumenti musicali.

Come prima cosa, i ragazzi hanno presentato il contesto musicale calabrese, raccontando come la tradizione stia vivendo attualmente un momento di riscoperta e rivisitazione da parte dei giovani.

È stata poi la volta di una tarantella, esemplificativa della dimensione sonora della nostra regione, che ha immediatamente catturato le musiciste. Dopo di che, si è passati ai canti polivocali contadini, una modalità di canto particolarmente suggestiva che alterna e sovrappone le voci in una melodia antica e magnetica. Uno di questi canti è stato una ninna nanna dal suono dolce e dal ritmo disteso, un altro è stato un canto sull’immigrazione e sulle difficoltà di abbandonare i propri affetti.

Poi, le ragazze hanno imparato con entusiasmo un canto dei pescatori delle tonnare che, alla fine, hanno cantato insieme agli altri musicisti,

Anche il ballo è stato molto apprezzato. Christian Ferlaino e Giuseppe Gallo hanno insegnato dei passi di danza della tradizione e le musiciste, assieme al team, si sono messe alla prova, divertendosi sulle note di una tarantella.

La presenza di Christian Ferlaino, etnomusicologo e ricercatore, ha dato la possibilità a tutte di apprezzare la storia della tradizione musicale calabrese e la diversità degli strumenti musicali utilizzati. Oltre agli strumenti tipici, come organetto, chitarra battente e cornamusa, Christian ha portato una serie di strumenti costruiti da lui sulla base del suo studio di oggetti quotidiani e di gioco.

Le musiciste si sono avventurate nell’esplorazione degli strumenti, sperimentando con le inedite possibilità sonore fornitegli dagli oggetti.

Questo incontro è stato enormemente apprezzato dalle partecipanti che si sono trattenute anche oltre la fine prevista per fare domande, testare gli strumenti e conoscere meglio i musicisti. Un momento magico di scambio e arricchimento che si è concluso con una cena insieme.

Federica Greco e Beatrice Caldreva, cantanti e musiciste calabresi, hanno tenuto il secondo workshop.

Si sono concentrate sulla dimensione femminile dei canti polifonici della tradizione, spiegandone la storia specifica. Le ragazze sono state curiose di ascoltare come la ragione principale della minore diffusione di questi canti sia dovuta al contesto della loro nascita, ovvero quello domestico e, più in generale, quello della cura. Al contrario, la maggiore risonanza dei canti contadini o dei pescatori è dovuta proprio al fatto che fossero cantati all’aria aperta.

Federica Greco e Beatrice Caldreva hanno portato due canti esclusivamente cantati da donne e li hanno insegnati alle musiciste praticandoli insieme a loro. Hanno tradotto il testo di un canto facendo notare quanto fosse audace per l’epoca e quanto spesso dei preconcetti storici rispetto alla dimensione femminile siano scorretti o quanto meno parziali. L’altro canto è stato “A Rosabella”, quello che loro hanno definito uno dei canti più rappresentativi della calabresità. Vedere delle musiciste ucraine cantare delle canzoni in dialetto calabrese, esercitando la pronuncia, familiarizzando con i suoi suoni, è stata un’esperienza indimenticabile, un momento unici che siamo felici di aver fatto accadere.

Dopo l’incontro, Daryna Degtiarova – Axxi Oma – si è interessata al repertorio di Beatrice Caldreva. Da qui è nato uno scambio che ha portato alla registrazione dei canti di Beatrice nel nostro studio, di cui si è interamente incaricata Axxi.

COLABORAZIONI CON IL KINO GUARIMBA INTERNATIONAL FILM RESIDENCY

Quando è iniziato il Kino Guarimba le due residenze di sono unite. Gli artisti di entrambi i progetti hanno partecipato ad attività collettive condivise in modo da conoscersi e far nascere occasioni di collaborazione. In particolare, dopo la colazione di benvenuto, hanno svolto un esercizio molto utile che permette a tutti di potersi presentare: lo Speed Dating, durante il quale ognuno ha avuto a disposizione un minuto per parlarsi prima di spostarsi all’incontro successivo.

Un’altra attività condivisa è stata quella del Pitch, il momento più importante per la presentazione del proprio progetto. Anche Anita Kopylenko e Maria Yaremak hanno presentato i propri progetti, accompagnandoli con le composizioni musicali da loro realizzate e che hanno ispirato le idee per i propri cortometraggi. Contemporaneamente, hanno offerto la propria disponibilità a collaborare con i registi e le registe per la realizzazione di musiche originali per i loro shorts.

Quattro su cinque musiciste hanno collaborato attivamente con i progetti dei film-maker in residenza.

La contaminazione fra le due residenze era uno degli obbiettivi che speravamo di raggiungere e che siamo felici sia stato portato avanti con così tanto entusiasmo.

Anita ha composto 1 brano originale per 1 cortometraggio.

La musica di Xenia è stata usata in 2 cortometraggi e ha composto la colonna sonora del video trailer dell’edizione di Settembre del Kino; la canzone si intitola “San Amantea” ed è dedicata al nostro paese.

Axxia ha collaborato a 3 film: è lavorato come fonica su 2 cortometraggi e ha scritto la colonna sonora per 1 cortometraggio.

Le musiche di Maria sono state utilizzate da tre registi per i loro cortometraggi, due di loro hanno usato delle tracce del suo repertorio, mentre una è stata composta ex-novo nel nostro studio musicale appositamente per il cortometraggio.

LE PRODUZIONI

Il processo produttivo è stato una combinazione dei due elementi principali del programma: le Naked Sessions, in cui le partecipanti hanno discusso i loro interessi musicali e i progetti per le loro produzioni, e il tempo in studio, durante il quale hanno concretizzato le loro idee. In più, anche il tempo speso a casa è stato utilizzato con saggezza, unendo al lavoro di gruppo quello indipendente.

L’ambientazione della costa calabrese ha rappresentato un importante input creativo per il processo produttivo. Le musiciste si sono prese del tempo per esplorare la città, entrare in contatto con la sua gente e trarre ispirazione dai suoi elementi caratteristici, utilizzando l’ambiente per alimentare la propria creatività.

Ogni processo produttivo è stato personale e unico, influenzato dalla metodologia creativa e operativa propria di ognuna delle partecipanti. Alcune di loro si sono concentrate molto sugli strumenti e sulla composizione, altre hanno lavorato principalmente con strumenti digitali.

In particolare, Xenia Nema, ha incorporato nel proprio processo creativo elementi organici come piante, rocce e sabbia e costruito da sé nuovi strumenti alla ricerca di suoni inediti. Questa ricerca, condivisa poi con Anita Kopylenko, ha portato alla creazione di un archivio sonoro di Amantea, che sarà utile ai futuri partecipanti per le proprie composizioni.

In linea generale, le partecipanti hanno attivamente collaborato le une con le altre, traendo forza e ispirazione creativa dall’aiuto reciproco.

Anita ha prodotto “Sugar See”, la sua prima ballad pop-rock cantata in inglese e in italiano. Ha imparato a suonare la chitarra elettrica che ha utilizzato nel brano.

Maria ha prodotto 2 canzoni. “I Still Love You”, un brano pop-orchestrale in cui ha cantato per la prima volta e per cui ha composto le parti orchestrali, lavorando con il musicista italiano Roberto Reale, in arte Skyler Vittorini.

Ha realizzato una composizione orchestrale dal titolo “Amantea” utilizzando suoni del paese da lei registrati e il canto popolare di Beatrice Caldreva, mischiando musica classica e tradizionale. Di questo lavoro ha realizzato un videoclip con immagini evocative di Amantea.

Axxi ha prodotto 3 brani di musica elettronica: “Nothing Is Ok With Us” “Wind of Amantea”, “Never Dream of Flying” e “Mermaid”. Ha composto, cantato e registrato nel nostro studio. Interessandosi alla musica calabrese e alle tecniche di registrazione ha registrato la voce, la chitarra e il tamburello di Beatrice Caldreva nelle canzoni “Fortuna” e “Sposa”, canti in dialetto calabrese, mai registrati prima.

Palmo X, arrivata qui dopo due anni di blocco artistico, ha composto 2 canzoni “Back to Living” e “San Amantea”, diventata la colonna sonora del video trailer dell’edizione di Settembre del Kino Guarimba.

Ha consegnato una libreria di 37 suoni che ha registrato e modificato da lasciare ai futuri partecipanti della residenza.

Anna Aloka ha composto 1 canzone di musica elettronica: “The Joy of Life”, che ha composto imparando ad usare Abelton e per la quale ha cantato per la prima volta.

IL CONCERTO FINALE

La serata finale si è tenuta al Terrenito il 21 giugno ed è stata condivisa tra il Music Camp e il Kino Guarimba. L’evento si è aperto con il concerto delle musiciste che si sono esibite in delle performance incredibili, curate nei minimi dettagli, presentando il risultato del proprio lavoro davanti ad un pubblico di 150 spettatori. Per tutte le musiciste, il concerto è stata l’occasione di provare qualcosa di mai fatto prima:

Maria, studentessa di musica sin dall’infanzia e pianista professionista, ha scritto e interpretato live una canzone per la prima volta nella sua carriera.

Anita, che nel 2023 ha cominciato a produrre musica pop rock elettronica, si è esibita sul palco per la prima volta.

Anche per Xenia, designer di strumenti musicali digitali, è stata la prima esibizione in un concerto dal vivo. Durante la residenza ha lavorato con suoni e strumenti organici, costruendone uno da sé. Da due anni sentiva di avere un blocco creativo che le impediva di scrivere e comporre. Dalle riflessioni finali ci ha rivelato che il music camp le ha finalmente consentito di sbloccarsi.

Anna, che lavora come dj dal 2020, non soltanto ha cantato su un palco per la prima volta ma ha anche scritto, composto e prodotto da sola la propria musica.

Axxi, che solitamente produce musica elettronica, trip hop e IDM, infusa con voci e registrazioni sul campo, ha avuto l’opportunità di approfondire il suono dal vivo. Il concerto è stata la sua prima esibizione dal vivo con Ableton.

LE CANZONI PRODOTTE E PRESENTATE DAL VIVO

COLLABORAZIONE CON I MUSICISTI LOCALI

Il Music Camp si è rivelato estremamente utile per stabilire connessioni con i musicisti locali. Abbiamo colto l’occasione per contattare l’associazione culturale e gruppo di musica tradizionale Felici e Conflenti, una delle realtà musicali più attive in Calabria e organizzatrice di uno dei più bei festival del territorio. Questo incontro ha rafforzato il desiderio reciproco delle nostre associazioni di lavorare insieme su progetti futuri e, soprattutto, ci ha dato l’opportunità di fare qualcosa di unico: registrare un album di canti polivocali e musica tradizionale. È stata la prima volta che queste canzoni sono state registrate e inserite in un album e La Guarimba è felice di averlo prodotto.

Anche grazie all’incontro con le cantanti e musiciste Federica Greco e Beatrice Caldreva, abbiamo potuto ampliare la nostra rete di contatti con le realtà musicali locali. Siamo soddisfatti di poter offrire loro la possibilità di utilizzare il nostro studio di registrazione e di aver intrapreso una collaborazione che ci aiuterà a mostrare ai nostri partecipanti internazionali, e non solo, la ricchezza della nostra tradizione musicale.

LO STUDIO DI MUSICA

Lo studio di musica, situato all’interno della Piccola Biblioteca di Amantea in via Mazzini 26, il nuovo spazio culturale multifunzionale di cui dispone la nostra associazione, è stato inaugurato con la registrazione del repertorio di canti e musica tradizionale del gruppo Felici e Conflenti e quello di Beatrice Caldreva. È stata la prima volta che canti e musiche tradizionali sono registrati in studio e siamo felici di aver fatto la nostra parte in questo.

CREDITI

GIULIO VITA
Direttore Artistico

FRANCISCO ROUSSET OSIO
Tecnico e tutor del suono

VALERIA WEERASINGHE
Immagine Coordinata e Grafiche

FRANCESCA SOFIA
Coordinatore di Produzione

MARIA FRANCESCA CIANCIARUSO
Assistente di Produzione

SERGIO DURRÈ
Fotografo

LILIBETH BOLÍVAR
Comunicazione

LOUCA FRANCISCO
Intern

DUSTIN HOVANEC
Intern

JIHAN MOON
Intern

IN COLLABORAZIONE CON

ORGANIZZATO DA