L’IMPATTO EDUCATIVO SUI PARTECIPANTI
Il Kino Guarimba è costruito come un percorso educativo intenso, concentrato in 12 giorni, ma con un’identità educativa precisa e degli obiettivi pedagogici ispirati alle teorie dell’Educazione Non Formale dell’Apprendimento Cooperativo e della Scuola Montessoriana. Il metodo è basato sulla costruzione di attività e che incentivino la condivisione delle risorse e degli spazi, l’indipendenza nel processo creativo e la ricerca di soluzioni creative agli ostacoli.
La selezione dei partecipanti della residenza avviene con l’obiettivo di differenziare al massimo i profili e le motivazioni, che possono essere molto diverse: chi vuole cimentarsi per la prima volta nella regia, chi intende sperimentare sul campo quello che sta imparando durante i suoi studi, chi vuole ritrovare il proprio spazio creativo e allontanarsi dalla routine di un lavoro strutturato, chi vuole vivere un’esperienza di comunità nel Sud Italia.
Un obiettivo molto importante del progetto è quello di far integrare in modo armonioso le motivazioni e i percorsi personali di persone diverse da tanti punti di vista, e utilizzare queste differenze come leva e non come ostacolo, per imparare l’un l’altro e aiutarsi nei loro percorsi.
I partecipanti arrivano ad Amantea lo stesso giorno, e si incontrano per la prima volta in contesti destrutturati come durante la cena, o negli appartamenti in cui sono ospitati. Prima di parlare dei loro progetti, facilitiamo la loro connessione personale e conoscenza, ribadendo l’importanza di lavorare insieme a delle persone con cui si trovano a loro agio.
L’obiettivo dichiarato della residenza non è realizzare capolavori, né ottimizzare le attività per costruire dei prodotti spendibili sul mercato dei festival. Si tratta piuttosto di lasciar emergere la propria creatività, imparare a collaborare, imparare e sperimentare nuovi ruoli, sbagliando e imparando a guardare il fallimento come parte di un percorso di apprendimento. I tutor della residenza hanno assunto il compito di guidare i partecipanti in questo percorso, senza interferire sul loro processo personale.
L’IMPATTO SOCIALE E CULTURALE SULLA COMUNITÀ
La nona edizione della residenza si è svolta interamente ad Amantea (CS), un paesino di 14.000 abitanti sulla costa tirrenica calabrese. 50 partecipanti internazionali sono entrati in contatto con le persone, i luoghi e le storie locali, trasformando le strade, le piazze, il centro storico e le spiagge in un grande set a cielo aperto, e coinvolgendo direttamente e attivamente gli amanteani nella realizzazione dei cortometraggi in modo partecipativo ed emancipante. La Residenza non si è svolta come un evento elitario in cui i partecipanti vivono isolati dal contesto ospitante, ma li spinge ad esplorare persone, luoghi e storie della nostra comunità. Ciò porta alla creazione di relazioni profonde tra giovani artisti internazionali e gli abitanti di Amantea.
Durante i giorni del Kino, Amantea vive un processo importante di rivitalizzazione urbana, che si differenzia dagli interventi di gentrificazione perché non comporta costi né genera cambiamenti permanenti nella struttura fisica dei luoghi, ma ne trasforma la percezione agli occhi della comunità e all’esterno. Questo processo è avvenuto nel momento in cui le troupe hanno lavorato in location isolate, abbandonate o degradate, rendendole protagoniste di una nuova narrazione, o ne hanno cambiato totalmente la funzione, dandogli nuovi significati.
Questi processi, difficili da quantificare, hanno un impatto significativo sul capitale sociale e culturale del territorio, ristabilendo una connessione tra cultura e popolazione e creando un senso di appartenenza e orgoglio nella comunità locale. Gli abitanti di Amantea hanno la possibilità di vedere la propria città e le proprie storie rappresentate sul grande schermo, dando visibilità e valore al loro patrimonio culturale. Il Kino Guarimba, ogni anno, riesce a raccontare attraverso l’arte il genius loci di Amantea e della Calabria, un racconto che nasce da uno sguardo collettivo e che unisce dimensioni locali e globali.
L’incremento del capitale sociale e culturale degli amanteani avviene anche attraverso la promozione della diversità culturale all’interno di una comunità che stiamo familiarizzando, ogni anno, alla presenza di artisti provenienti da tutto il mondo. I membri della comunità condividono per 12 giorni i loro spazi quotidiani con artisti provenienti da tutto il mondo, e interagiscono con loro in diversi momenti. Assistono direttamente alle riprese, che si svolgono nei bar, nelle piazze, nelle spiagge, negli appartamenti, ma soprattutto partecipano ai film come attori, e raccontano le storie nei tanti documentari che ogni hanno vengono realizzati durante il Kino.
Tra i tanti esempi, possiamo parlare della regista ungherese Kata Incze, che ha coinvolto una delle bande del paese per girare una scena in spiaggia, coinvolgendo anche quattro attori locali incontrati durante il casting popolare.
Anche il regista italo-algerino Mounir Derbal ha reso protagonisti cinque piccoli attori amanteani, che hanno recitato litanie e canti popolari poi campionati dall’ingegnere del suono finlandese Tommi Vieno e dall’editor colombiano Santiago Calle García: un film sulla memoria e l’abbandono dei luoghi, con riprese in diversi punti del centro storico.