Come ogni anno, abbiamo costruito una comunità multiculturale ed eterogenea in termini di esperienze, profili e personalità.
L’età media è stata di 27 anni e la fascia di età più rappresentata è stata 25-30 anni (29 persone). Molto presenti anche giovanissimi studenti e professionisti: 13 partecipanti avevano tra i 18 e i 24 anni.
Tra i profili professionali più particolari, abbiamo ospitato una truccatrice e set designer messicana, un danzatore e performer veneto, un’assistente di regia teatrale e di opera tedesca.
LE BORSE DI STUDIO AI PARTECIPANTI UCRAINI
Quest’anno, grazie ad un contributo economico da parte della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, abbiamo potuto offrire cinque borse di studio a cinque artisti ucraini. Abbiamo iniziato questa pratica l’anno scorso, in occasione della sesta edizione della residenza, per dare supporto al popolo ucraino e affermare la nostra posizione contro ogni ideologia e azione intrapresa dalla Russia.
La borsa di studio comprende il rimborso della quota di partecipazione, l’alloggio e un contributo di €300 per coprire i costi di viaggio e altre spese durante la residenza. L’obiettivo di questa azione è di poter creare un terreno d’incontro e un posto sicuro per gli artisti ucraini, in cui potersi esprimere e confrontarsi con artisti da tutto il mondo.
Tutti i beneficiari della borsa lavoravano o studiavano in Ucraina quando la guerra è iniziata, e le loro carriere professionali sono state influenzate fortemente dagli eventi nel loro paese. Alcuni di loro sono dovuti emigrare in altri paesi, e chi è rimasto in Ucraina ha avuto poche possibilità di lavorare in contesti internazionali e confrontarsi con altre culture.
Questa multiculturalità è stata presente anche nella squadra organizzativa, formata da professionisti calabresi, venezuelani, spagnoli e belgi.
I BENEFICIARI
Lolita Zhus (1994) è una regista e sceneggiatrice ucraina con base a Kyiv. Diplomata in sceneggiatura all’Ukrainian Film School. Nel 2020, ha diretto il suo primo cortometraggio con produzione professionale “100% Happiness”.
Lolita ha diretto, in questa residenza, il film “Lido Azzurro”, una commedia romantica sull’incomunicabilità linguistica girata in un lido di Amantea, dirigendo un attore italiano, e una finlandese e lavorando con una troupe composta da finlandesi, israeliani e statunitensi.
Olga Safronova (1981) è un’attrice Ucraina attualmente residente a Londra, dove è impegnata da un anno come linguista nella formazione dei soldati ucraini nel Regno Unito. Si è esibita su palchi teatrali (Masterskaya, AKTERSTVO) e davanti alla camera tra ruoli in lungometraggi (Good Morning Films, Mainstream Pictures), serie TV (Kyivtelefilm, 1+1 Production) e cortometraggi (FILM.UA). Olga ha partecipato come attrice in diversi progetti girati da registi internazionali, incluso un video musicale ispirato a Imagine di John Lennon, come protagonista.
Kateryna Volynets (1995) è una regista, produttrice ed editor ucraina originaria di Kyiv, che si è trasferita in Norvegia dopo l’inizio della guerra. Si è diplomata come regista all’Ukrainian Film School nel 2021. Ha acquisito esperienza nella regia, produzione e montaggio di cortometraggi, lavorando anche come video editor per canali YouTube, trailer e corsi video online. Per il Kino di quest’anno, ha girato il mockumentario “Catturati dalla telecamera”, su un regista italiano che viene fotografato durante il suo lavoro, un lavoro collaborativo che ha coinvolto come attori tanti partecipanti da tutto il mondo (Romania, Canada, Regno Unito, Spagna, Lussemburgo, Belgio e Ucraina), una giovanissima attrice locale e una troupe composta da partecipanti spagnoli, ucraini e rumeni.
Anna Yutchenko (1996) è una regista ucraina con base a L’viv, con esperienza nella realizzazione di poemi visivi, videoarte, e videoclip. Più recentemente ha iniziato a produrre documentari etnografici ed antropologici, esplorando l’interazione tra le culture tradizionali e contemporanee. Anna ha lavorato ad un interessante documentario collaborativo insieme al regista olandese Bas De Zwart e il regista siciliano Sergio Calì, “Dialogue about the sea”, esplorando la tradizione perduta dei pescatori amanteani e intervistando gli ultimi testimoni di questa pratica.
Olha Symonenko (1987) è una regista, storica e produttrice con base a L’viv. Dal 2012, lavora nella ricerca genealogica sulle famiglie dell’Europa dell’Est. Nel 2021, grazie ad un fondo dell’Indie Lab Film Laboratory, ha completato il suo primo documentario “My Petro”, che è stato presentato all’ American Independence Film Festival (AIFF). Olha ha lavorato ad un suo progetto documentario che è ancora in fase di lavorazione e non è stato presentato durante la serata finale, ma che ha coinvolto partecipanti ucraini ed internazionali.